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martedì 3 febbraio 2015

Truffa alla Carige, chiesto rinvio a giudizio per Berneschi e Menconi

Carrara, 3 febbraio 2015 - LA PROCURA di Genova ha chiesto ieri il rinvio a giudizio per l’ex presidente di Banca Carige ed ex vice presidente della Cassa di Risparmio di Carrara Giovanni Berneschi, l’ex numero uno del comparto assicurativo Ferdinando Menconi, carrarese, e altre otto persone nell’ambito dell’inchiesta sulla maxi truffa ai danni della banca. Sette indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Secondo i pm, la banda che aveva proprio in Berneschi e Menconi i suoi vertici, ha truffato sistematicamente l’istituto di credito dal 1997 mettendo da parte un tesoro di circa 46 milioni. Oltre a Berneschi che ha una villa a Ortonovo, e Menconi sono accusati gli imprenditori Sandro Calloni ed Ernesto Cavallini, la nuora di Berneschi Francesca Amisano, l’avvocato svizzero Davide Enderlin e il commercialista Vallebuona. Per la procura esisteva un comitato d’affari «in cui Berneschi e Menconi pianificavano le operazioni finanziarie sfruttando i loro ruoli nel cda di Carige Nuova», mentre Vallebuona, Amisano, Enderlin, Calloni «si prestavano ad effettuare attività di investimento e riciclaggio» con «complesse operazioni immobiliari e finanziarie». Dal 2006 al 2009, secondo la Guardia di finanza, gli acquisti «gonfiati di società facenti capo a persone compiacenti hanno fatto in modo che fossero portati in Svizzera circa 21 milioni di euro». Lo scandalo che ha investito il precedente management di Banca Carige ha portato in evidenza, attraverso le intercettazioni telefoniche, uno scenario imbarazzante per Berneschi e compagni: i viaggi in Svizzera erano «viaggi di piacere» e i conti «quelle ragazze lassù», nelle perifrasi e nei termini criptati di Berneschi e Calloni per descrivere le missioni per gestire capitali scudati. La prima tranche dell’inchiesta Carige riguarda l’ appropriazione indebita ma anche altri reati come il riciclaggio e la truffa, che si sono concretizzati, secondo l’accusa, non solo in Italia ma anche all’estero, in Svizzera e Spagna. 

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