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martedì 3 febbraio 2015

Borsa italiana: Ftse Mib -0,09%. Incerti i bancari, debole Telecom. Bene lusso e cemento

Mercati azionari europei in verde. Il Ftse Mib ha chiuso a -0,09%, il Ftse Italia All-Share a -0,02%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,25%, il Ftse Italia Star a +0,62%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata segnaliamo che negli USA l'Institute for Supply Management ha reso noto che nel mese di gennaio l'Indice ISM Manifatturiero e' sceso a 53,5 punti dai 55,5 punti del mese precedente. Il dato e' risultato inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore pari a 54,5 punti. Il Census Bureau reso noto che negli States la spesa per le costruzioni e' aumentata nel mese di dicembre dello 0,4%, deludendo però le attese degli economisti fissate su un incremento dello 0,7%. Tuttavia e' stato rivisto al rialzo il dato di novembre da -0,3% a -0,2%. Negli Usa a dicembre il reddito personale è aumentato di 41,3 miliari di dollari (+0,3%) secondo il Bureau of Economic Analysis. Le attese erano per un incremento dello 0,2%. La spesa per consumi personali PCE è invece diminuita di 40 miliardi di dollari (-0,3%) a fronte di un calo dello 0,1% atteso, indicando il maggior calo dal 2009. L'indice dei prezzi principali PCE è diminuito dello 0,2% a dicembre. Su base annuale è invece cresciuto dell'1,3%. Nella Zona Euro Markit Economics ha reso noto che l'Indice PMI Manifatturiero relativo al mese di gennaio si è attestato a 51 punti, in lieve rialzo rispetto al dato del mese precedente pari a 50,6 punti, confermando la stima flash. Markit Economics ha reso noto che in Italia l'Indice PMI Manifatturiero, nel mese di gennaio, e' salito a 49,9 punti, sui livelli più alti degli ultimi quattro mesi.

Seduta positiva per i petroliferi grazie al greggio che guadagna terreno con il WTI tornato sopra i 50 $/barile e il Brent oltre i 55. Probabile che il petrolio sia sostenuto dallo sciopero per il rinnovo dei contratti di lavoro in corso da due giorni presso alcuni impianti in Texas che contano per circa il 10% sulla capacità di raffinazione USA. Si tratta del primo sciopero dal 1980 nel settore negli USA. L'indice EURO STOXX Oil & Gas ha guadagnato il 2,5% circa, Saipem ha terminato a +5,17%, Eni a +1,28% e Tenaris a +2,72%.

Andamenti divergenti nel settore lusso/abbigliamento con Yoox (+4,69% a 20,11 euro) in forte progresso grazie a Goldman Sachs che conferma la raccomandazione BUY e il target a 26,20 euro. Molto bene anche Salvatore Ferragamo (+1,91%) che, grazie ai nuovi i giudizi positivi di alcuni broker, prolunga il rally di venerdì in scia ai dati preliminari 2014. Lo scorso esercizio ha visto i ricavi del gruppo fiorentino crescere a 1.332 milioni di euro, +5,9% a cambi correnti e +6,5% a cambi costanti, con un'accelerazione nel quarto trimestre (+9,3% a cambi correnti, +7,7% a cambi costanti). Vendite su Luxottica (-1,52%) e Tod's (-0,99%), penalizzate dai giudizi di alcuni broker.

Molto bene il settore cemento in scia alla notizia riportata da Bloomberg secondo cui l'irlandese Crh ha raggiunto un accordo per rilevare per 6,5 miliardi di euro gli asset messi in vendita dai due gruppi del cemento Holcim e Lafarge, in vista della loro fusione. Ben comprate a Milano Buzzi Unicem (+3,03%) e Cementir (+6,91%), resta indietro Italcementi (-0,82%). L'indice EURO STOXX Construction & Materials ha guadagnato l'1% circa.

Seduta in rimonta per i bancari che nel finale riescono ad annullare le consistenti perdite viste durante la giornata. L'indice FTSE Italia Banche ha fatto segnare +0,14%. Deboli Intesa Sanpaolo (-1,31%) e BP Milano (-1,69%), in rialzo Banco Popolare (+1,78%) e Unicredit (+1,34%).

Bel progresso per Banca MPS (+2,88% a 0,4120 euro) che recupera terreno dopo i forti ribassi accusati nelle tre sedute precedenti. Il titolo supera il primo ostacolo a 0,41 euro e si avvicina al successivo a 0,42, oltre il quale si aprirebbero ulteriori spazi di ascesa verso 0,43 e 0,4430. Kepler Cheuvreux ha abbassato il target a 0,46 euro con raccomandazione HOLD confermata.

Ottima performance per Banca Profilo (+4,75%) nel giorno della partenza del collocamento istituzionale di Banzai (operatore di eCommerce ed editoria verticale online), operazione che si chiuderà il prossimo 11 febbraio. In caso di integrale sottoscrizione verrà collocato il 39,4% del capitale, parte mediante un aumento e parte mediante cessione delle azioni degli attuali soci: tra questi ultimi c'è Sator, principale azionista di Banca Profilo. L'intervallo di valorizzazione indicativa non vincolante del capitale economico di Banzai è compreso tra circa 220 milioni di Euro e circa 277 milioni di Euro, pari ad un minimo di Euro 6,75 per azione ed un massimo di Euro 8,50 per azione.

Molto debole Telecom Italia (-2,32%) in sintonia con il settore: l'indice EURO STOXX Telecommunications ha ceduto l'1% circa. Pesante Telefonica (-3,2% a Madrid) su indiscrezioni secondo cui la compagnia spagnola potrebbe lanciare un aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Ricordiamo che la scorsa settimana Il Sole 24 Ore ha riportato indiscrezioni secondo cui il top management di Telecom Italia riferirà al consiglio di amministrazione in una riunione straordinaria (non calendarizzata) il prossimo 5 febbraio riguardo ai possibili sviluppi in Brasile.

Vendite su Amplifon (-2,17%) che stamattina ha annunciato di aver ceduto a GN Otometrics, divisione diagnostica del Gruppo danese GN ReSound, il ramo d'azienda che – sotto il marchio Amplifon Biomedica – commercializza apparecchiature biomedicali in Italia e ne assicura manutenzione e assistenza.

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