LOS ANGELES - Con una famiglia così, Dakota Johnson, 25 anni, era destinata a fare l'attrice. Sua madre è Melanie Griffith, suo padre è Don Johnson, la nonna materna è Tippi Hedren, musa di Hitchcock. Ma neanche loro avrebbero potuto immaginare che sarebbe entrata nel mondo del cinema in modo così prepotente (dopo alcune serie tv e il debutto sul grande schermo con Crazy in Alabama, diretto dall'ex compagno di sua madre, Antonio Banderas), ovvero con il ruolo di Anastasia in Cinquanta sfumature di grigio, adattamento del bestseller di E. L. James diventato fenomeno globale, diretto da Sam Taylor-Johnson. Racconta la relazione sadomaso tra il miliardario, con gusti sessuali sadomaso, Christian Grey e la studentessa Anastasia Steele. Timida e - dice - spaventata dalle interviste, incontriamo Dakota Johnson a Los Angeles per parlare del film che, ancor prima dell'uscita, è il più chiacchierato dell'anno.
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Uscirà in Italia il 12 febbraio (in tempo per San Valentino) "Cinquanta sfumature di grigio", l'adattamento cinematografico del bestseller di E. L. James, diretto da San Taylor-Johnson, con Dakota Johnson e Jamie Dornan. La relazione tra la studentessa Anastasia Steele e il miliardiario ventisettenne, cion gusti sessuali a dir poco particolari, Christian Grey.
L'attrice, figlia della Griffith e di Don Johnson e nipote di Tippi Hedren, è Anastasia nel film tratto dal romanzo di E. L. James. "Le scene di nudo? Nessun imbarazzo, il corpo della donna è la cosa più bella del mondo"
Ha avuto esitazioni ad accettare questo ruolo?
"No, perché spero che mi aiuti a essere considerata per quello che sono. Tutti i figli d'arte che seguono le orme dei loro genitori sognano di prendere una strada autonoma, io ci ho provato con questo film".
Ne ha parlato con sua madre?
"Ha letto il romanzo ma ci siamo sforzate di non parlarne quando abbiamo saputo che mi avevano scelta. Mamma sa bene che un ruolo come questo va affrontato con le proprie forze".
Recita nuda in molte scene.
"Il corpo femminile è la cosa più bella nel mondo, anche se può essere imbarazzante mostrarlo. Credo che le donne dovrebbero sentirsi più a proprio agio con se stesse".
Come ha affrontato le scene di sesso?
"La regista ha dato tempo a noi attori di conoscerci e fidarci l'uno dell'altra. Ma non conta la preparazione, la comprensione del proprio personaggio avviene durante le riprese".
Che cosa pensa di Anastasia?
"Mi affascina la sua consapevolezza. Vedo giovani donne che vivono esperienze come un obbligo, indossano diverse maschere perché non sanno chi sono. Anastasia è se stessa. La perdita della virginità è un momento decisivo, lei lo affronta con coraggio e passione. Ci tenevo a interpretarla perché è come dire alle donne che bisogna essere padrone di se stesse".
FotoDakota Johnson e le cinquanta sfumature: "Io trasgressiva sul set come mamma Melanie"
Secondo lei che cos'è l'erotismo?
"Penso soprattutto all'arte, alla pittura e, come dicevo prima, all'idea di un bel corpo di donna ma come forma, non come oggetto. Per me l'erotismo è più rintracciabile nell'arte che nella vita quotidiana".
Raccoglie il testimone di una famiglia di star.
"Mia madre e mia nonna hanno avuto carriere interessanti, anche trasgressive. Mia madre ha fatto scelte coraggiose, mia nonna, pensiamo a Gli uccelli, è stata capace di spogliarsi delle proprie inibizioni. La recitazione è questo: spogliarsi, prima di tutto metaforicamente. In questo senso penso di aver raccolto il testimone che mia madre mi ha passato nella staffetta familiare e artistica. Ma senza la pretesa di vincere la corsa".
E suo padre cosa dice?
"Mi sostiene ma gli ho fatto giurare che non andrà a vedere questo film, almeno non con me, non alla prima. Credo che nessuno della mia famiglia andrà a vederlo... mi imbarazza troppo".
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