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lunedì 2 febbraio 2015

Borsa Milano in leggero calo, in ribasso Telecom Italia, bene petroliferi

Piazza Affari chiude in
leggero calo, dopo un recupero nel finale, una seduta povera di
spunti ma che ha mostrato qualche incertezza sui listini
azionari periferici per gli sviluppi attorno ai negoziati della
Grecia sui termini del rimborso piano di aiuti.
    In generale la visione dei mercati è che l'impatto della
crisi greca sarà contenuto e gestibile ma la prospettiva di
difficili negoziati tra Atene e i creditori inizia a erodore
l'appetito sugli asset nei mercati come Italia e Spagna.
    "Il mercato è debole segnalando qualche incertezza a livello
geopolitico, primo fra tutti il fronte greco ma al momento
niente di preoccupante", sostiene un trader.
    Un broker italiano sottolinea la situazione macro positiva
per l'Italia grazie ai prezzi dell'energia, al forex favorevole
e all'avvio del QE della Bce. Anche da un punto di vista
politico l'elezione del presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, rafforza la posizione di leadership del premier
Matteo Renzi.
    Il broker mantiene una view positiva su banche, asset
management e gli industriali esposti alla ripresa e all'effetto
positivo dei cambi.
    L'indice FTSE Mib termina con un marginale ribasso
dello 0,09% e l'AllShare dello 0,02%.
    Volumi per un controvalore di poco oltre 3 miliardi di euro.
   In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 è in
marginale rialzo dello 0,04 con Londra, Parigi e Francoforte
positive mentre Madrid è la peggiore piazza europea con
un calo dell'1%.
    La borsa di Atene rimbalza del 4,6%.
    Sul listino milanese è debole TELECOM ITALIA in
calo del 2,3% mentre si allentano le scommesse di M&A in
Brasile. In un'intervista ad un giornale brasiliano l'AD, Marco
Patuano, ha detto che questo non è il momento opportuno per
attività di fusione o acquisizione in Brasile, anche se sono
possibili opertazioni in Europa, dove il gruppo ha in programma
investimenti nella rete.
   In un settore contrastato, qualche presa di beneficio sulle
banche, soprattutto su POP MILANO in calo dell'1,7%,
mentre INTESA SANPAOLO lascia sul terreno l'1,3%. Al
contrario MPS guadagna il 2,9% circa trascinata dalle
ricoperture e dal report di un broker che riporta l'attenzione
su possibili operazioni straordinarie.
     Prosegue la fase di risalita dei petroliferi grazie al
rimbalzo delle quotazioni del greggio. In particolare SAIPEM
. balza di oltre il 5% grazie anche a ricoperture.  In
denaro anche ENI (+1,28%) e TENARIS (+2,72%)
in un settore europeo Oil & Gas tonico.
     Nel lusso acquisti su YOOX (+4,7%) e FERRAGAMO
 (+1,9%) quest'ultima promossa da diversi broker. TOD'S
 in calo dell'1% circa dopo la bocciatura di Goldman
Sachs a "sell".
      BUZZI UNICEM balza del 3% infiammata dalla
cessione di asset da parte di Holcim e Lagarge a Crh.
. Più forte CEMENTIR che balza del
6,9%.
    Denaro sull'immobiliare con AEDES che avanza di
oltre il 20%, BASTOGI del 7% e GABETTI del
6% circa.
   
     
               

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