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domenica 30 novembre 2014

Vaccini, 12 morti sospette.


Sono 12 le morti sospette in 6 regioni, 2 lotti di vaccini bloccati in 12 regioni, 4 inchieste (a Siena, Siracusa, Prato e Chieti) e migliaia di persone che temono per la loro salute e quella dei loro cari. È il bilancio, parziale, di una vicenda piena di incertezze che si sta trasformando ora dopo ora in una vera psicosi collettiva, dove non mancano le polemicheanche politiche fra ministero della Salute e Regioni, accusate di ritardi nella segnalazione dei casi.
I primi test, ha spiegato oggi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin stanno dando esito negativo. E se martedì prossimo, ha aggiunto il presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli, arriveranno i risultati delle analisi tossicologiche, il blocco di utilizzo del vaccino potrebbe già essere tolto.
Ma il ministro punta l’indice sulle responsabilità regionali: fino a 13 giorni per segnalare i casi, secondo l’analisi realizzata dal direttore dell’Aifa, Luca Pani. «Noto con stupore che il ministro Lorenzin si lascia andare ad uno sport troppo praticato: lo scaricabarile», ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. «Si verifichi se qualcosa non ha funzionato a cominciare dall’Aifa», ha concluso.
«La segnalazione dei casi avviene immediatamente. Se c’è qualche Regione che ha agito con ritardo il ministro ne faccia il nome. Io personalmente sono stanco di sentir fare sempre il nome delle Regioni come punching-ball», ha rincarato l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, che è anche vicepresidente della Regione e presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Claudio Montaldo.
E intanto l’ufficio legislativo del ministero sta già mettendo a punto un emendamento «taglia-tempi di segnalazione» che potrebbe essere inserito nella Legge di Stabilità. «Agiremo con estrema durezza qualora ci fossero dei riscontri verificati ma non bisogna creare allarmismi prima che ci siano delle evidenze», ha detto il ministro spiegando come non «c’è motivo perché ci sia panico, creando una psicosi si creano enormi danni alla salute».
«Le dosi di Fluad attualmente distribuite nel nostro Paese sono 3,5 milioni - ha detto Pani - e anche assumendo che ne siano state usate solo 1 milione, i numeri confermano che non dovrebbe trattarsi di un problema nel processo produttivo o di contaminazione del vaccino che, lo ricordiamo, è sottoposto in accordo alle procedure internazionali di autorizzazione a 38 controlli di cui 14 sul prodotto finito e 23 sui singoli componenti prima che i singoli lotti siano rilasciati in commercio».
L’azienda, ha aggiunto, «dovrà fornire entro lunedì prossimo alle 13 una relazione di aggiornamento su tutti i controlli di qualità ripetuti sui lotti sequestrati e una valutazione clinica dei possibili rapporti causa-effetto». La procura di Prato, la città toscana dove si è verificato uno dei decessi, ha disposto la riesumazione della salma e, soprattutto, il sequestro su tutto il territorio nazionale di uno dei lotti di Fluad del quale la Novartis aveva disposto il blocco.
I Nas sono anche entrati nella «cittadella dei vaccini» di Siena, allo stabilimento di Rosia (Siena) della Novartis per sequestrare eventuali giacenze dei due lotti di vaccino. Intanto al numero verde del ministero della Salute continuano a squillare senza sosta i telefoni per avere informazioni: il 1500 dedicato fino ad ora a Ebola è diventato uno sportello per avere anche informazioni dell’emergenza vaccini e da lunedì risponderanno 14 medici.

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