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mercoledì 5 novembre 2014

Chi ha un brutto carattere è più intelligente

Vi lamentate spesso? Siete musoni, scontenti, brontoloni e incazzosi? La brutta notizia è che potreste perdere qualche amico prima o poi, o magari la fidanzata… quella buona, che potrebbe farvi guadagnare punti, è che siete più intelligenti di altri. Secondo uno studio dell’università americana di Harvard, infatti, le persone dal cosiddetto “caratteraccio” avrebbero un cervello più sviluppato, maturo ed evoluto rispetto ai tipi sempre solari, sorridenti e disponibili.





LE CARATTERISTICHE – Per qualificarsi cone persona con un brutto carattere dovete avere almeno 2 su 3 delle seguenti “qualità”:
– Intolleranza verso tutto e tutti o quasi, talvolta anche verso se stessi e tendenza a non tenersi per sè questa sensazione;
– Irascibilità facile, da aggiungere alla convinzione che se ci si arrabbia o infastidisce è solo ed esclusivamente perchè tutti quelli che ci circondano sono degli idioti;
– Cattivo umore costante e difficoltà a sorridere. Frase tipica: “Guarda oggi lasciami perdere che sono di cattivo umore”.

LA “DIAGNOSI” – Come detto, una recente analisi scientifica condotta dalla prestigiosa università statunitense, valorizzata con dei test su scimmie bonobo e scimpanzè, dimostra che le persone aggressive, irritabili, irascibili, iraconde, scontrose, perennemente di cattivo umore e con la luna storta, brontolone, bisbetiche, scontente, lamentose, suscettibili e musone, sono più intelligenti e portate alla leadership, in quanto dotate di una natura più avanzata, proprio grazie alle “doti” sopracitate. Al contrario, la tendenza ad essere buoni, tolleranti, accondiscendenti, gentili, disponibili, sempre positivi, di buon umore e col sorriso tatuato in faccia, è simbolo di un atteggiamento più infantile e remissivo. È sintomo di un carattere meno sviluppato, più semplice, ingenuo, lineare e quindi, secondo questo studio.