Il governo italiano sfida l’Ue e promette l’Iva agevolata per gli ebook. Lunedì Marco Zatterin su La Stampa svelava che, a causa dell’opposizione di decina di Stati, il tentativo di cucire il consenso a Bruxelles per rivedere la rotta risultava fallito. Risultato: da gennaio i volumi tradizionali saranno ancora assoggettabili all’Iva ridotta (4%), mentre sugli e-book graverà l’aliquota normale, che in Italia è del 22%. Un brutto pasticcio perché i prezzi aumenteranno e un’editoria già in difficoltà avrà nuovi problemi di domanda.
Ma ecco che oggi Dario Franceschini riapre la partita e prova a correre ai ripari: «Ho appena presentato emendamento del governo per portare IVA Ebook al 4% Una battaglia giusta.», annuncia via Tweet il ministro della Cultura. «Un libro è un libro indipendentemente dal suo formato, solo un incomprensibile meccanismo burocratico può consentire un regime fiscale discriminatorio per gli ebook».
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