La sentenza da parte di un giudice americano dà ragione al colosso dei motori di ricerca
È tempo di sentenze, soprattutto per Google che in questi mesi è finito spesso nel mirino dei vari garanti della privacy, dell'antitrust e dei giudici della corte suprema. L'ultima notizia in ordine di tempo riguarda una controversia di parecchio tempo fa;un'accusa da parte di CoastNews che riteneva di avere un posizionamento troppo basso nelle ricerche su Google. Coastnews (che su altri motori di ricerca aveva posizionanti più lusinghieri) ha deciso di portare Google in giudizio accusandolo di un posizionamento doloso e ingiusto in quanto concorrente di Big G.
E invece è arrivata la doccia fredda. Il giudice ha decretato che il colosso digitale può mostrare e organizzare i risultati di ricerca del suo motore online nell'ordine che preferisce come stabilisce il primo emendamento della costituzione sulla libertà di espressione. Si tratta dunque di un precedente importante anche perché negli USA le decisioni dei giudici "fanno giurisprudenza" e vengono utilizzate nei processi successivi.
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